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Il clown, figura un po' tragica e un po' comica, grazie a magia, fantasia ed emozioni guida il malato verso un'altra dimensione e lo aiuta a esprimere i sentimenti legati alla propria esperienza di sofferenza. Il riso ha un effetto curativo, distrae dalla paura e solleva dal patimento; la clownerie, pur non essendo una scienza, puntualmente orienta la ricerca al benessere psicologico del paziente. Riconosciuta come portatrice di scompiglio, caos e novità, questa attività controversa, vista talvolta con diffidenza, suscita non poca curiosità. Oltre trenta racconti di vita in corsia accompagnano un'indagine puntuale delle esperienze cliniche in ambito ospedaliero, spaziando dai momenti ludici e di animazione fino a descrivere il clima empatico e il profondo legame con il malato a cui la clownerie dà voce.